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domenica

Maggio 2004

Testimonianza Sig. Zeno Canovi (Fiorano): guarito da una forma tumorale al cervello che lui attribuisce ai Servi di Dio coniugi Bernardini per le circostanze favorevoli che hanno portato alla guarigione lui e al miglioramento di un suo compagno di letto di ospedale.

«Essendo credente, mattino e sera ringrazio il Signore della giornata concessami, e in questo ringraziamento c'é sempre una preghiera per i coniugi Bernardini.
Perché ritengo mi abbiano graziato.
Era verso la fine di Maggio 2004. Avevo già prenotato l'aereo Bologna – Napoli, era già stato fatto il bonifico con caparra per la prenotazione all'Hotel "Tritone" a Ischia, per recarmi a fare le cure termali, quando nel pomeriggio del 24 maggio nel cortile di casa mi sono sentito male, sono caduto a terra perdendo i sensi. La moglie Marisa e la figlia Cristiana hanno preso subito l'appuntamento col Dott. Prampolini per una TAC all'ospedale di Sassuolo.
Il giorno seguente la TAC é stata ripetuta due volte nella mattinata, con ricovero nel reparto neurologico dell'ospedale di Sassuolo. Il giorno seguente, per ulteriori accertamenti sono stato portato all'ospedale a Modena ove anche qui la diagnosi era di ematoma cerebrale – emorraggia intraparenchinale frontale destra. La stessa diagnosi é stata fatta pure dal consulto col Dott. Greco di Carpi, il quale aveva chiesto altri accertamenti tra cui la TAC cerebrale risonanza magnetica. Il mal di testa era tremendo, non resistevo più, a tratti perdevo conoscenza. Mi sembrava di toccare la morte con le dita. Nel pensare che per me fosse arrivata l'ora, mi sono rivolto a mia moglie chiedendolei di cercarmi Padre Sebastiano, il quale mi ha raggiunto nel primo pomeriggio in Ospedale. La conversazione si é protratta per circa un'ora. Non ho fatto altro che piangere. Non ricordo altro. Gli ho chiesto un santino da tenere sul comodino ma mi disse di non averlo con sé, però mi ha lasciato il "Profilo Biografico Spirituale" dei suoi genitori (coniugi Bernardini) dei quali io avevo già letto il libro di Romeo Panciroli. Subito ho letto le bellissime frasi, poi col profilo fra le mani, ho iniziato a pregare chiedendo aiuto e protezione.
A un certo punto sentivo che ciò che reggevo si scaldava sempre più fino a scottare. Stupito di ciò che accadeva ho provato ad appoggiarlo sulle coperte, ma una volta ripreso, questo si riscaldava nuovamente fino a scottare.
Tutta notte ho pregato con il Profilo in mano che in continuazione mi dava un certo calore e sollievo, notando che il dolore alla testa via via stava calando: non prendevo nessun farmaco, però il tremendo mal di testa stava sparendo (sorpresi anche i medici).Verso le ore 24 del giorno seguente, é stato ricoverato un paziente nel letto di fianco al mio. Un correre di medici e infermieri fino alle 4 del mattino. Il paziente era gravissimo, tant'é che nell'uscire dalla stanza si é sentito una Sr. Augusta torna dal Giappone perché papà è al "tramonto" voce dire: solo un miracolo lo può salvare. Io continuavo a reggere il profilo dicendo il rosario provando sempre quello strano calore, con il pensiero sempre ai coniugi Bernardini che a mío avviso essi sono intervenuti per aiutarmi facendomelo notare con quel calore quasi scottante che provavo reggendo il profilo spirituale. Dopo 8 giorni sono stato spostato nella camera accanto. Mi veniva a trovare e a salutarmi la signora che assisteva l'infermo ricoverato alle 24 di quella notte. Mi diceva delle condizioni disperate dell'infermo, e convinto sicuro, che ciò che era capitato a me era stato per merito dei coniugi Bernardini, ho preso il profilo e nel consegnarlo alla signora ho detto: preghi questi due coniugi, vedrà che le cose cambieranno, io ne ho avuto la prova. Il 05/06/2004 sono stato dimesso.
Il 09/05/2004 sono tornato in Ospedale per un controllo precedentemente programmato.
In quell'occasione é stata per me una soddisfazione vedere quell'infermo al quale inviai il profilo (sia pure in carrozzina) ma nel cortile dell'Ospedale.
Difficile per me giudicare l'accaduto, però una cosa é certa io sono stato graziato, in quanto sia i medici dell'ospedale come pure il consulente Dott. Greco, avevano diagnosticato il mio stato molto grave, però dato quello che mi era accaduto ero stato anche fortunato in quanto se l'ematoma fosse stato spostato di un solo centimetro non sarei sopravvissuto o sarei rimasto offeso gravemente in quanto la posizione dell'accaduto non permetteva l'intervento chirurgico.
Pregherò per il restante della mia vita i coniugi Bernardini e la Madonna per ciò che ha fatto per me perché sono sicurissimo siano stati loro a graziarmi. Ora sto perfettamente bene, ripeto grazie a loro.

Zeno Canovi

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